BERNA – «Se accettate le opere di Gurlitt vi inonderemo di cause in tribunale». Con queste parole, Roland Lauder, presidente del Congresso Ebraico Mondiale, ammonisce i responsabili del Kunstmuseum di Berna, in merito alla decisione dell’istituzione di acquisire l’eredità di Cornelius Gurlitt, figlio del famigerato mercante d’arte Hildebrand Gurlitt, custode del “tesoro nazista”.
Si tratta di 1406 tele, sequestrate dai nazisti e acquistate negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso da Hildebrand, che se entrassero a far parte della raccolta del museo, tuona Lauder, «scoperchierebbero un’enorme vaso di Pandora. Vi ritroverete a dover fronteggiare una valanga di processi da parte dei legittimi proprietari di quei dipinti».
Dipinti peraltro importantissimi, realizzati da artisti di fama mondiale, come Pablo Picasso, Henri Matisse, Paul Klee, Oskar Kokoschka, Marc Chagall, Otto Dix, solo per citarne alcuni.
La direzione del museo fa sapere che, entro il 26 novembre 2014, sarà presa una decisione.
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